domenica 6 maggio 2012

Recensione: Io sono Heathcliff

TITOLO: Io sono Heathcliff
AUTORE: Desy Giuffrè
TRAMA: Elena Ray è una ragazza viziata e apparentemente superficiale, in balia dei tipici contrasti adolescenziali con i suoi genitori. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega i due ragazzi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato, terribile Heathcliff. Antichi rancori, inganni, passioni incontrollabili e un personale desiderio di riscatto, metteranno a dura prova l’invisibile lotta tra gli spiriti di Cathy e Heathcliff, e i due ragazzi appartenenti al mondo presente.


La mia recensione: Io sono Heathcliff è il romanzo d'esordio dell'autrice Desy Giuffrè e il sequel paranormale del romanzo ottocentesco Cime Tempestose, della famosa Emily Bronte.

Il libro aveva ricevuto non poca pubblicità nei giorni precedenti la sua uscita: avevo letto che la Giuffrè, seppur giovane ed esordiente, era riuscita a ridare vita agli indimenticabili amanti Cathy e Heathcliff con un intensità pari a quella del romanzo originale. Forse mi aspettavo troppo, forse dopo aver letto Cime Tempestose (la mia recensione, qui) avevo un idea del romanzo che andava al di là della realtà, fatto sta che alla fine di Io sono Heathcliff sono rimasta in parte delusa.

La trama racconta le vicende di Elena Ray, ragazza bella e viziata, e di Damian, affascinante delinquente di strada, coinvolto a causa dei debiti del padre in una faccenda di vita o di morte.
I due sembrano non avere nulla in comune, le loro vite non potrebbero essere più diverse, ma un giorno, dopo un incontro casuale, tra i due scatta una scintilla impossibile da spegnere, un'attrazione che crescerà sempre di più fino a diventare impossibile da ignorare. Quello che lega i due ragazzi è infatti una maledizione centenaria, tramandata nei secoli e custodita tra le mura di Wuthering Heights, la famosa dimora di Cathy e Heathcliff. 
"Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi."

I due amanti fantasmi, non avendo trovato la pace nemmeno dopo la morte, cercano un modo per tornare alla vita, per poter ricominciare a vivere quell'amore tormentato che hanno rinnegato quando ancora vivevano.

Riconosco che la storia narrata dalla Giuffrè sia carina e abbastanza originale, il suo stile è semplice, scorrevole e a tratti poetico, ma credo che a penalizzare il libro sia stato il legame con Cime Tempestose. Se il libro fosse stato indipendente, con protagonisti semplicemente due fantasmi in cerca di un corpo attraverso il quale tornare a vivere, il mio giudizio sarebbe stato sicuramente superiore. Indicare questo romanzo come il seguito di Cime Tempestose, invece, lo ha, a mio parere, penalizzato. Questo perché credo che Desy Giuffré non sia riuscita a far rivivere i personaggi di Emily Bronte con la stessa intensità con cui li avevamo conosciuti. Cathy e Heathcliff erano due ragazzi tormentati e dall'animo pieno di odio. Il punto cruciale di Cime Tempestose, attraverso il quale ruotava tutto il romanzo, era proprio la violenza dell'amore tra Cathy e Heathcliff, un amore non dolce o innocente, ma colmo di rancore e vendetta. In Io sono Heathcliff, i due fantasmi sono quasi irriconoscibili. Non ho percepito l'amore assoluto, intenso e violento che aveva caratterizzato Cime Tempestose, ho anzi trovato i due fantasmi quasi gentili. E la gentilezza, per i due protagonisti del romanzo della Bronte, è qualcosa di estraneo. Un ulteriore conferma mi giunge dal finale: non farò spoiler, ma personalmente credo che Cathy e Heathcliff non avrebbero mai preso la decisione che invece viene prese alla fine del romanzo della Giuffrè.

Ritengo che Io sono Heathcliff sia un romanzo carino, che piacerà agli amanti del genere e che Desy Giuffrè sia una scrittrice con grandi possibilità e un grande talento.  Per chi spera in un libro all'altezza di Cime Tempestose, rimarrà deluso: d'altronde, uguagliare un capolavoro della letteratura come il romanzo della Bronte, non è un impresa facile, specialmente per un esordiente. Il libro comunque si legge con piacere, è una lettura leggera e spensierata per chi ha voglia di una storia d'amore romantica, ma senza grandi pretese. Personalmente mi aspettavo di più, e forse è anche questa la causa della mia delusione.

VOTO: 3 Stelle

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