mercoledì 29 agosto 2012

Recensione: La Chimera di Praga

la-chimera-di-praga-taylor-fazi TITOLO: La Chimera di Praga
AUTORE: Laini Taylor
TRAMA: «C’era una volta un angelo che s’innamorò di un diavolo… ma il loro era un amore impossibile». Karou è una persona speciale. Ha dei capelli naturalmente blu splendenti come seta e una filigrana di tatuaggi su tutto il corpo. È di casa nei vicoli più stretti di Praga come nei caotici mercati di Marrakech, e parla quasi tutte le lingue del mondo, e non solo quelle umane. Ma Karou ha un segreto. A volte scompare per giorni, nessuno sa dove. E nemmeno lei sa quale sia la sua origine. Fino a quando, un giorno, non appaiono su molte porte in giro per il mondo misteriose impronte nere. Delle sconosciute figure alate, arrivate da una fessura nel cielo, le imprimono nel legno e nel ferro. Una di loro incontra Karou nell’affollata città vecchia di Marrakech: è allora che inizia un amore le cui radici affondano in un violento passato. Alla fine Karou scoprirà di sé più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

La mia recensione: Un po' di tempo fa avevo letto Baci Immortali, un romanzo scritto da Laini Taylor che, pur essendomi piaciuto, non era riuscito a convincermi del tutto. Ho letto La Chimera di Praga aspettandomi un libro migliore non tanto dal punto di vista stilistico (lo stile dell'autrice mi era piaciuto molto già in Baci Immortali) ma dal punto di vista della trama e dei personaggi, che non erano riusciti a coinvolgermi nel romanzo precedente. Più di tutto in questo libro cercavo l'originalità.
Ebbene ho trovato tutto questo in grande abbondanza e dopo aver girato l'ultima pagina de La Chimera di Praga sono stata immensamente felice di aver dato una seconda possibilità a questa autrice.

La Chimera di Praga ci parla di Karou, una ragazza di diciassette anni che, come dice la stessa autrice, "non passa inosservata". Karou ha infatti lunghi capelli che crescono blu naturale e il corpo interamente ricoperto di tatuaggi. Ogni tanto scompare per giorni e nessuno sa dove si rechi durante queste assenze o quando tornerà. Ma chi la conosce è abituato alle sue stranezze. Quando si tratta di Karou "tutto è possibile".
Karou infatti nasconde molti segreti, primo fra tutto la sua stramba famiglia, formata da chimere: Sulphurus, Sybillis e Twiga.
Durante le missioni che le affida Sulphurus, Karou attraversa porte magiche che la conducono da una parte all'altra del mondo, alla ricerca di denti, umani o animali, da consegnare a Sulphurus. Ma nemmeno Karou sa perché alla chimera servano questi denti, e questo è solo uno dei tanti misteri che avvolgono la sua vita e che vedranno la luce durante la narrazione.

Sono due principalmente gli aspetti che ho apprezzato di più in questo romanzo: l'ambientazione e la sua originalità. 
Laini Taylor infatti usa uno stile descrittivo e dettagliato per trasportarti nelle atmosfere cupe e suggestive di Praga: ogni volta che attraverso lo sguardo di Karou illustrava un edificio, un monumento o un angolo della città, mi sembrava di poter vedere e calpestare la stessa strada della protagonista. E questo ha contribuito a rendere il romanzo affascinante e coinvolgente.
Il secondo punto invece riguarda sia le creature scelte dall'autrice sia la loro mitologia. Distaccandosi dai soliti paranormal romance che vedono protagonisti vampiri, angeli o licantropi, Laini Taylor sceglie come protagonista una creatura poco conosciuta nel mondo del fantasy e riesce a donarle una mitologia esemplare capace di illuminare con una nuova luce le chimere, figure mitologiche spesso considerate malvagie e mostruose.

Per quanto riguarda i personaggi, ho particolarmente apprezzato Madrigal. E' il mio preferito, in assoluto. Vorrei dire molte cose sul suo conto ma farei un enorme spoiler, perciò mi limito a dire che la storia che la vede coinvolta nelle ultime poche pagine è quella che più mi ha tenuta incollata al libro. Karou ha conquistato sin da subito le mie simpatie, mentre Akiva... Akiva non mi è piaciuto molto. Insomma, non l'ho trovato un personaggi irritante o disturbante, semplicemente non mi ha colpita. Non è quel tipo di personaggio maschile a cui ti ritrovi a pensare anche una volta terminato il libro o che speri ardentemente abbia un corrispondente nel mondo reale. Diciamo che per ora non è riuscito a "bucare lo schermo", vedrò nel seguito se riuscirà a conquistarmi.
Altri personaggi che ho invece molto apprezzato sono le chimere, la famiglia di Karou: non sono presenti a lungo nel romanzo, ma mi hanno spesso suscitato pareri contrastanti, sino alla fine dove l'affetto si è affermato sopra a tutto.
La cosa che ho meno apprezzato del romanzo è stata forse la storia d'amore tra Karou e Akiva. So che è strano detto da un'amante delle storie romantiche come me, ma non ho molto apprezzato il modo in cui è stata sviluppata. A mio parere, infatti, nasce e cresce troppo in fretta. Ci sono dei motivi per questo enorme "colpo di fulmine" che verranno spiegati col proseguire del romanzo, ma in ogni caso credo che, specialmente da parte di Karou, ci sarebbero dovuti essere dei rallentamenti (anche considerato il loro status di nemici).

Alla fine comunque posso dire che le mie aspettative sono state raggiunte e superate.
La storia creata dall'autrice non è mai banale, scontata o prevedibile. La mitologia è ben raccontata e niente è lasciato al caso. Pagina dopo pagina numerose domande trovano risposta e lo stile a tratti poetico dell'autrice contribuisce a mantenere alta l'attenzione del lettore.
La Chimera di Praga oltre ad essere un fantasy indubbiamente ben fatto porta un messaggio sulla vita e la speranza, sulle brutalità e le atrocità della guerra e soprattutto sull'amore, quello capace di cambiare il mondo, quello eterno e vero.

Voto: 4.

4 commenti:

  1. Oh quanto mi manca La chimera di Praga!è stata una delle letture più belle di quest'anno... mi fa piacere ti sia piaciuto, poi lo stile della Taylor io l'ho adorato*_*

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    1. Ho aspettato un po' prima di decidermi ad iniziarlo ma non ne sono rimasta delusa: mi è davvero piaciuto.
      Concordo sullo stile dell'autrice, mi piace moltissimo :D

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  2. Concordo con Franci. *-*
    Questo libro è assolutamente fantastico, e come te ho adorato Madrigal e lo stile originale e dettagliato della Taylor.
    Non ho letto Baci immortali quindi non posso fare un confronto, ma mi hai incuriosita, quindi penso che lo recupererò!
    Bella recensione. (:

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    1. Baci Immortali non credo sia all'altezza della Chimera di Praga, l'autrice ha decisamente fatto un salto di qualità con questo romanzo. Certo, Baci Immortali era un libro che racchiudeva tre racconti brevi, non un'unica storia, ma nel complesso l'ho trovato semplicemente carino, mentre La Chimera di Praga è molto più che "carino"! L'autrice è riuscita davvero a conquistarmi questa volta! :D

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