domenica 12 agosto 2012

Recensione: Pandemonium

TITOLO: Pandemonium
AUTORE: Lauren Oliver
TRAMA (tradotta da me):
Sto spingendo da parte il ricordo del mio incubo, spingendo da parte il ricordo di Alex,
spingendo da parte il ricordo di Hana e della mia vecchia scuola,
spingo,
spingo,
spingo,
come Raven mi ha insegnato a fare.
La vecchia vita è morta.
Ma anche la vecchia Lena è morta.
L'ho sepolta.
L'ho lasciata al di là di una recinzione,
dietro un muro di fumo e fiamme.


La mia recensione: Dire che sono scombussolata in questo momento è poco. Continuo a scrivere, cancellare, pensare, riscrivere per poi ricancellare. Il fatto è che Pandemonium mi ha sconvolta. Io sapevo che non dovevo infliggermi una tale sofferenza, che dopo aver atteso per mesi prima di comprare Pandemonium avrei dovuto aspettare che Requiem fosse già uscito, ma non ce l'ho fatta e ho deciso di torturami ancora una volta. Così ora mi ritrovo disperata e devastata dalle emozioni che mi sono state inflitte dalla Oliver, talmente diverse tra di loro da non capacitarmi di come sia possibile che un solo libro possa fare tanto.
Delirium era stato uno dei miei romanzi preferiti, ci aveva introdotto ad un mondo distopico ben strutturato, dove l'amore era considerato una malattia e le emozioni venivano bandite dalla vita degli umani attraverso una cura. E in questo mondo, avevamo imparato a conoscere Lena, una ragazza timida, convinta che la cura fosse tutto quello di cui aveva bisogno, senza un solo pensiero sconveniente sulla società in cui viveva; e Alex, un ragazzo non curato, un Invalido, parte di quelle persone che ancora credevano nell'amore e nel valore dei sentimenti. La Oliver aveva creato un libro spettacolare, un'opera d'arte con un giovane amore tra i due protagonisti capace di scavarsi un posto nel mio cuore e insediarsi lì a forza. Con uno stile poetico, una narrazione incalzante e un'abilità unica, era riuscita a farmi adorare Delirium alla follia, fino al finale straziante dove aveva letteralmente frantumato il mio piccolo cuore di lettrice.
Non posso dire che Pandemonium mi abbia deluso, mentirei. Tuttavia non era come mi aspettavo: era addirittura meglio. Ha saputo infondermi una tale marea di emozioni da sconvolgermi, facendomi provare un enorme numero di sentimenti contrastanti (decisamente contrastanti).

In Pandemonium la storia riprende esattamente dove era finita in Delirium: Alex che si è sacrificato per Lena rimanendo dall'altra parte della recinzione e la ragazza che si addentra sempre di più nelle Terre Selvagge, alla ricerca degli Invalidi, per diventare una di loro. I capitoli si alternano suddivisi in Then, dove vediamo la vita di Lena immediatamente dopo Delirium e in Now, dove seguiamo le sue vicende come membro della Resistenza infiltrata a New York.
Questa scelta stilistica della Oliver mi è piaciuta ma non mi è piaciuta. Da una parte infatti è una decisione che ho apprezzato particolarmente per l'originalità e il fatto che in questo modo è stato impossibile annoiarsi, ma dall'altra mi sono spesso ritrovata più interessata al Now che al Then, avendo così la tentazione di saltare i capitoli riguardo il passato (non l'ho mai fatto, ma la tentazione c'era).

Sulla trama non voglio dire molto, credo infatti che apprezzerete come me scoprire Pandemonium pagina dopo pagina, senza nessuna idea di quello che vi aspetta.
Una cosa di cui voglio parlare è uno dei maggiori motivi per cui ho apprezzato tanto questo romanzo, ovvero i personaggi. Anzi, il personaggio: Lena.
In Delirium abbiamo conosciuto una ragazza docile, abituata a seguire le regole, a non disobbedire, a fare quello che le veniva chiesto. Ma in Pandemonium le è stato portato via tutto. Lena ha perso la sua famiglia, ha perso la sua migliore amica, ha perso Alex. E ora non le rimane che la rabbia verso le persone che credeva fidate fino a poco tempo prima, persone che invece le hanno sempre e solo mentito e nascosto la verità. La Lena di questo libro è coraggiosa, forte e intraprendente. Credo che sia questo il vero motivo per cui la Oliver ha deciso di strutturare il romanzo con la particolarità del Then e del Now. Perché nel Then vediamo Lena che impara a vivere come un Invalida ed inizia a covare odio. Nel Now vediamo il risultato finale della nuova Lena.
Un nuovo personaggio che ci viene introdotto è Raven. Raven è una giovane donna Invalida, colei che guida il gruppo nel quale finisce Lena e le fa da madre, sorella, amica, mentore. Colei che le ripete fino alla nausea di seppellire la sua vecchia vita. Che le dice che non c'è nessun "prima", che c'è solo il presente e il futuro. Nonostante alla fine alcune sue azioni mi abbiano fatto leggermente irritare, è uno dei personaggi migliori del libro, che mi ha colpito in più di un senso.
Poi, per quanto sia ancora indecisa su cosa dire a proposito, mi sento in dovere di parlare di lui. Il terzo incomodo. Julian. Non so se sia spoiler dire che ci sarà un triangolo amoroso in Pandemonium, spero di no. In ogni caso, c'è. Ed è così irritante ma allo stesso tempo così bello da essere uno degli innumerevoli punti su cui mi sono sentita in contrasto. Julian è un personaggio che mi è piaciuto. A parte il fatto che Alex è Alex e che nessuno potrà mai sostituirlo; a parte il fatto che la mia speranza verso una ricomparsa di Alex era presente fino all'ultimo; insomma, a parte ALEX; Julian è un bel personaggio. Non dico altro, solo che la Oliver non ha a mio parere creato un triangolo amoroso tanto-perché-è-di-moda, come fanno molti autori, ma l'ha fatto per una ragione e l'ha fatto anche bene.

Una cosa che forse può essere definita negativa è la prevedibilità che talvolta ho ritrovato nello svolgersi delle vicende. A volte era facilmente intuibile cosa sarebbe successo in seguito, ma non per questo posso dire che il libro sia stato noioso o meno d'impatto. Anzi, dato che in questa recensione non riesco proprio ad essere oggettiva, il fatto che, seppur prevedibile, Pandemonium sia riuscito a stupirmi più di una volta e a farmi provare decine di emozioni differenti, è decisamente notevole.

Detto questo, due parole sul finale. Quando ho letto l'ultima riga, anzi, l'ultima parola (!), ho girato pagina alla ricerca del seguito e vedere il vuoto mi ha scandalizzata. Sono tornata indietro, ho riletto, ho rigirato pagina, ma avevo capito bene: quella era la fine. In quel momento un centinaio di emozioni si sono riversate su di me tutte insieme e mi hanno fatto venire una grande voglia di piangere, ridere, gridare, ballare, saltare, lanciare il libro fuori dalla finestra e ultimo ma non meno importante, andare da Lauren Oliver e obbligarla a scrivermi il seguito all'istante. Alla fine sono rimasta immobile in stato di shock, incapace di credere che un essere umano possa di proposito infliggere una tale sofferenza a qualcun altro (e sto parlando della crudeltà di Lauren Oliver).
Se possibile questo finale è persino peggio di quello di Delirium. Là c'era tristezza, sconforto e lacrime per il sacrificio di Alex: in Pandemonium c'era semplicemente stupore al limite del sopportabile e una ferma negazione che quella potesse essere la fine. Eppure è così. Lauren Oliver ha deciso di ricostruire il nostro fragile cuore da lei calpestato, solo per poterlo devastare di nuovo con maggiore forza. E tutto quello che mi rimane da fare è aspettare fino a marzo (insomma, MARZO!) per poter leggere Requiem che, sono certa, sarà la degna conclusione di una delle migliori saghe che abbia mai letto.

Nel caso le mie emozioni confuse vi abbiano indotto in inganno non facendovi capire se Pandemonium mi sia piaciuto o meno, lo specifico: l'ho amato. In modo diverso da Delirium, perché è un libro completamente diverso, ma l'ho amato. Perché Lauren Oliver per quanto crudele è un genio, perché ha uno stile capace di incantarti, perché soltanto un libro spettacolare come questo può farti provare una tale quantità di emozioni da sconvolgerti.

VOTO: 5 Stelle.


Il seguito, Requiem, uscirà in America il 5 Marzo 2013.

Requiem (Delirium, #3)

2 commenti:

  1. Concordo pienamente!Ogni volta che penso al finale sconvolgente di Pandemonium mi viene da piangere e urlare di frustazione!La Oliver non può lasciarci cosi!Ho letto le ultime righe almeno una ventina di volte, non riuscivo a credere che finiva davvero cosi!Per quanto riguarda Julian, piace anche a me!Ma Alex è Alex ed è insostituibile!

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    1. Già, la Oliver si è dimostrata davvero crudele nel lasciarci in questo modo per la seconda volta! Mi sembrava assurdo che quella fosse proprio la fine, non riuscivo a crederci... e invece era finito!
      La situazione con Julian ed Alex è complicata, sono curiosa di vedere cosa farà Lena. Certo, Alex rimarrà sempre il migliore!

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