domenica 19 maggio 2013

Recensione: Hybrid - Quel che resta di me

TITOLO: Hybrid - Quel che resta di me
AUTORE: Kat Zhang
EDITORE: Giunti Y
PREZZO: 14,50 €
TRAMA: In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere.
Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua se­conda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra par­te di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra.
Nonostante tutti i tentativi per difende­re e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto.

La mia recensione: Hybrid- Quel che resta di me è il primo libro della trilogia fantascientifica YA scritta dalla giovane autrice sino-americana Kat Zhang, uscito in Italia a marzo. Sin da subito questo libro ha catturato la mia attenzione: la cover (soprattutto quella originale) era davvero fantastica e la trama, diciamocelo, originale e interessante. Quando l'ho iniziato, tuttavia, c'è stato un iniziale calo di interesse, che è stato seguito da una serie di alti e bassi che mi hanno accompagnato per la prima parte del romanzo. A letture ultimata, però, ho avuto modo di rifletterci su e posso dire che Hybrid è stata una lettura più che buona, capace di soddisfare gran parte delle mie aspettative.

La trama, come dicevo prima, è davvero originale: nel mondo inventato dall'autrice, ogni essere umano nasce con due anime. Questa condizione dura fino ai quattro o cinque anni, quando l'anima dominante sottomette quella più debole, la quale, con il tempo, finisce con lo scomparire del tutto. Nel caso in cui l'anima "debole" si rifiuti di scomparire, la persona il cui corpo è abitato dalle due anime viene definita Ibrida e rinchiusa in alcuni centri, dove viene tenuta sotto controllo e curata. Gli Ibridi, infatti, vengono ritenuti estremamente instabili e pericolosi, motivo per cui viene loro data continuamente la caccia, con lo scopo di eliminarli completamente. 
Le protagoniste del romanzo sono Addie ed Eva, due anime conviventi nello stesso corpo da quindicenne. Eva, in quanto anima recessiva, sarebbe dovuta scomparire anni prima, lasciando Addie come unica anima; tuttavia ha lottato duramente per non svanire nel nulla e ora, nonostante non abbia più alcun controllo sul proprio corpo, è ancora presente al fianco della sorella. Il mondo nel quale vivono è estremamente pericoloso per persone come loro, motivo per il quale sono costrette a mentire a chiunque e a tenere segreta la presenza di Eva alla loro stessa famiglia. Qualcosa cambia, però, quando fanno la conoscenza di Hally, una strana ragazza che sembra conoscere il segreto delle due protagoniste...

A narrare la storia è Eva, l'anima recessiva, incapace di controllare il corpo in cui abita e, pertanto, semplice spettatrice della vita della sorella. Il personaggio di Eva mi è piaciuto sin a subito: è una ragazza sensibile e riflessiva, ma che durante la lettura riesce più di una volta a tirare fuori grande determinazione e forza d'animo. Mi è invece piaciuta meno Addie, a mio parere spesso egoista e troppo testarda. Mi rendo conto che, osservando tutto dal punto di vista di Eva, sia normale entrare più in sintonia con lei; tuttavia ho trovato alcuni comportamenti di Addie ingiusti sotto numerosi punti di vista. Certo, lei è quella che deve sempre prendersi la responsabilità delle scelte di entrambe e rischiare la vita a causa della scelta della sorella di non scomparire come avrebbe dovuto, ma Eva è quella costretta ad assistere impotente alla vita della sorella, senza poter nemmeno alzare un braccio o dire una parola. Tra le due, mi sembra quella con più problemi, eppure è sempre quella che si lamenta meno. Grazie all'empatia che mi legava ad Eva, tuttavia, Addie è riuscita a piacermi un po' di più nella seconda metà del libro: potevo chiaramente percepire l'affetto che nutriva la voce narrante verso la sorella e che, di conseguenza, sono arrivata a provare anche io.
Gli altri personaggi mi sono piaciuti, ma nessuno di loro mi ha colpito particolarmente. La vivace e allegra Hally mi ha talvolta strappato un sorriso, ma la sua caratterizzazione è rimasta in secondo piano rispetto a quella delle protagoniste o rispetto alle vicende narrate. Ryan, invece, mi è saputo entrare nel cuore: l'ho trovato un personaggio incredibilmente leale, dolce e solare, capace di trasmettere entusiasmo tramite il più piccolo gesto. Ma, anche qui, forse sono stata influenzata dal legame che mi univa ad Eva, la quale mi ha trasmesso i suoi profondi sentimenti verso il ragazzo.

Questo libro ha scatenato una lunga serie di emozioni dentro di me. Ammetto che, spesso, mi ha trasmesso una profonda angoscia: pensare a come dev'essere la vita per le anime recessive, costrette a scomparire del tutto e a relegarsi in un angolino, senza possibilità di avere una vita normale, mi ha turbato profondamente. Anche la clinica nella quale verranno rinchiusi i protagonisti è da brivido: pensare alla vita delle decine di ragazzi costretti a passare anni interi tra quelle mura bianche, in mezzo ad infermiere insopportabili e a dottori inquietanti, è stato agghiacciante. Il rapporto tra le due protagoniste, invece, mi ha fatto molta tenerezza. Come due sorelle, Addie ed Eva sono spesso gelose l'una dell'altra e finiscono con il litigare; tuttavia sono anche sempre pronte a difendersi e a sostenersi, dimostrando chiaramente quanto tengano al legame che è presente tra loro e che, a dispetto delle situazioni, si rifiutano di interrompere. All'interno della clinica questo loro rapporto sarà più importante che mai, dato che si ritroveranno a fronteggiare numerosi ostacoli e grandi sfide. Le persone di cui è possibile fidarsi sono sempre meno e, se vorranno portare alla luce la verità riguardante la clinica e quello che succede agli Ibridi al suo interno, potranno fare affidamento solo l'una sull'altra.

Lo stile dell'autrice è talvolta semplice, talvolta quasi poetico, con il risultato che riesce a rendere la lettura scorrevole e a farti contemporaneamente entrare e fondo nella mente delle protagoniste.
Kat Zhang, in qualche modo, riesce sempre a stupire: prima con il tema trattato, del tutto nuovo e originale, in seguito con il modo con cui lo tratta. L'autrice infatti riesce a creare un distopico che è molto più di questo: è fantascienza, è avventura, è romance. E' un insieme di fattori diversi che rendono un libro piccolo o semplice come può sembrare Hybrid inizialmente, incredibilmente ricco e denso di emozioni. Se, come detto all'inizi della recensione, le prime pagine di Hybrid non mi avevano convinto per la loro lentezza, ben presto mi sono ricreduta e mi sono ritrovata catapultata nel mondo delle protagoniste, a lottare al loro fianco per porre fine alle numerose ingiustizie alle quali erano costrette ad assistere.

I capitolo finali, come gran parte del libro, sono densi di avvenimenti e di scoperte, capaci di mantenere il lettore costantemente con il fiato sospeso. Arrivata a questo punto era praticamente impossibile per me staccarsi dalle pagine del libro e smettere di leggere, dovevo ad ogni costo sapere come sarebbe andata a finire. Il finale, fortunatamente, non prevede nessun tipo di colpo di scena, ma lascia giusto un punto di domanda appena abbozzato e una grandissima voglia di scoprire cosa accadrà in seguito.

VOTO: 4 stelle.

4 commenti:

  1. Bellissima recensione, hai descritto perfettamente le emozioni che ti ha suscitato, non vedo l'ora di leggerlo anche io!! sono sicura che mi piacerà anche a me!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie :D Te lo consiglio, sono certa che ti piacerà!

      Elimina
  2. Lo leggeri volentieri.
    Me lo procurerò!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io te lo consiglio di cuore! Spero che ti piacerà ^__^

      Elimina