domenica 28 luglio 2013

Libri dal Passato #1

Buongiorno cari lettori!
Un po' di tempo fa vi avevo accennato l'idea di una nuova rubrica (già, un'altra) dal titolo Libri dal Passato. E' passato un po' di tempo, ma non ho mai accantonato l'idea e oggi, finalmente, sono pronta a parlarvene e a pubblicare il primo appuntamento.
Ma di che cosa si tratta esattamente? Semplice, di una rubrica dove vi parlo di tutti quei libri letti prima di aprire il blog e di cui, di conseguenza, non ho mai avuto occasione di parlarvi. Ho avuto questa idea quando, frugando nella mia libreria personale, mi sono saltati agli occhi alcuni romanzi letti tempo fa, romanzi significativi, che mi hanno lasciato dentro qualcosa. Il mio primo pensiero è stato: "E' un peccato non averne mai parlato nel blog". Il secondo è stato "Posso sempre farlo adesso". Da qui l'idea di una rubrica dedicata interamente ai libri pre-blog, provenienti dal mio passato e ancora nel mio cuore adesso.
(Nel caso ve lo steste chiedendo, il titolo decisamente poco originale mi è saltato in mente dopo aver visto il film horror Ombre dal Passato. Carino, vero?)


Nella prima puntata di questa rubrica, vorrei parlarvi di una saga che ho letto e imparato ad amare qualche anno fa: la saga dei Lupi di Mercy Falls.
Era il 2010 quando ho scoperto Shiver, il primo volume della serie scritta dalla talentuosa mano di Maggie Stiefvater, con protagonisti Sam e Grace. In quel periodo ero una ragazza con gusti diversi da quelli attuali: nei romanzi cercavo principalmente la storia d'amore romantica e struggente, alla Twilight, per intenderci. Solo dopo ho cominciato ad esigere più trama, azione, coerenza e realismo, con la conseguenza che molti dei libri fino ad allora da me amati, sono di colpo sembrati vuoti e banali. Tuttavia questo non è il caso di Shiver. Anche oggi, a distanza di anni, riprendendo in mano i romanzi di quella saga, vengo pervasa dalla malinconica nostalgia di tutte le dolci emozioni che Sam e Grace scatenavano dentro di me mentre lottavano con le unghie e con i denti (non solo metaforicamente) per raggiungere il lieto fine. Quando ho scoperto Shiver non ho trovato soltanto una storia d'amore adatta ai romanticoni; ho trovato un'incredibile storia capace di coinvolgere chiunque, in egual misura, dai più scettici ai più sognatori.

TITOLO: Shiver
AUTORE: Maggie Stiefvater
EDITORE: Rizzoli (collana 24/7)
PREZZO: 17,00 €
PAGINE: 406
TRAMA: Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l’una dell’altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei.Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d’inverno, umano d’estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo.
Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare.
Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l’una dell’altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che il gelo torni e si porti via Sam un’altra volta. Forse per sempre.

Shiver segue le vicende della diciassettenne Grace, una ragazza sveglia, indipendente e testarda, che ha saputo conquistarmi fin da subito. Sono entrata in empatia con lei fin dai primi capitoli: mi sono sentita partecipe della sua vita quotidiana, incredibilmente semplice e reale; ho sentito l'irritazione sulla mia pelle quando i suoi genitori trascorrevano intere notti fuori casa senza degnarsi di controllare come stesse loro figlia; ho sentito la curiosità verso quel meraviglioso lupo dagli occhi dorati che, ogni inverno, la scrutava con desiderio dal bosco di fianco a casa sua. E proprio questo lupo rappresenta il pilastro della saga, il personaggio che più mi ha fatto battere il cuore e che più mi ha commosso per la sua tenacia, la sua sensibilità e per il suo enorme amore.

Sam è un ragazzo di diciassette anni, dai folti capelli neri a caschetto e dai luminosi occhi dorati. Sam è un licantropo sin da quando, da bambino, è stato aggredito da alcuni lupi che l'hanno strappato alla sua vita precedente e l'hanno condannato ad un futuro di sofferenza e perdita. Dopo la difficile infanzia che ha lasciato profondi traumi dietro di sé, segnando per sempre l'anima di Sam, il ragazzo ha dovuto imparare a convivere con la sua doppia natura, che, anno dopo anno, veniva a reclamarlo al primo segno d'inverno. In tutto questo tempo, tuttavia, un solo pensiero ha tormentato Sam: dove trovare il coraggio di conoscere Grace, la ragazza che anni prima ha salvato da un attacco dei lupi senza una precisa ragione e che ogni inverno cattura la sua attenzione con una bruciante intensità? Come trovare il coraggio di avvicinarla in una delle poche settimane nelle quali possiede un corpo umano, quando è consapevole che non potrà restare al suo fianco più di una stagione?
"Però era sempre lì. A guardare me che guardavo lui. Mai, mai si faceva più vicino, né, tuttavia, più lontano."
La risposta tarda ad arrivare e il destino decide al posto suo: in seguito ad una battuta di caccia nella quale Sam-lupo è rimasto ferito, il ragazzo si ritrova umano e sanguinante davanti alla porta di Grace, la quale non tarda a riconoscere in lui il suo amato lupo dagli occhi dorati. Tutto ha inizio qui: Grace salva Sam curando le ferite che gli sono state inflitte e, di colpo, non c'è più nessuna bugia o nessun ostacolo a separarli; solo la consapevolezza della natura del ragazzo.

Non voglio dire altro sulla trama, per evitare SPOILER a chiunque non abbia ancora letto il libro (cosa che dovete fare). Voglio ora parlare del perché io ami tanto questa saga che, fin dal momento della prima lettura, ha rapito un (non molto) piccolo pezzo del mio cuore, con l'intenzione di non restituirmelo mai più. Come, di fatti, non è mai accaduto.
Innanzitutto, due parole sullo stile dell'autrice: la Stiefvater, a mio parere, ha l'incredibile capacità di trasmettere a noi lettori le emozioni dei suoi personaggi come se le stessimo vivendo in prima persona. Non utilizza uno stile particolarmente ricercato o pretenzioso, ma ogni singola riga da lei scritta è pura poesia: le pagine dei suoi romanzi trasudano emozione e, senza giri di parole o frasi complesse, riesce ad arrivare dritto al cuore di chi sta leggendo. Alternando il punto di vista di Grace con quello di Sam, ci dà la possibilità di conoscerli entrambi a fondo, di entrare in sintonia con i loro pensieri e con i loro sentimenti. 

Shiver non è un vero e proprio fantasy, non mi sento di definirlo tale. L'aspetto paranormale è presente, certo, e svolge un ruolo fondamentale, però non costituisce la parte centrale della saga. Il vero protagonista indiscusso è l'amore che lega i due protagonisti, i profondi sentimenti che li legano e che sembrano rafforzarsi pagina dopo pagina. Non troverete azione o suspense o magia e nemmeno creature mistiche descritte nel dettaglio: la licantropia, all'interno delle pagine di Shiver, è una condizione principalmente negativa, che influisce e condiziona le vite dei protagonisti senza però andare mai in primo piano. Questa sua caratteristica rende il libro non adatto a chi è in cerca di una storia d'azione e magia con creature mitologiche ben delineate; lo rende però perfetto a chi è in cerca di una storia d'amore dolcissima e tormentata, con una prosa semplice però allo stesso tempo vincente e un flusso costante di sentimenti che coinvolgono il lettore. 
«Tu sei la mia seconda pelle / mia estate autunno inverno / e per seguirti esplodo / e perdersi è bellissimo».
I personaggi sono sia uno dei punti positivi della saga che uno dei punti negativi. Positivi, infatti, per quanto riguarda i protagonisti e Sam in particolare. Grace è una ragazza con cui è impossibile non andare d'accordo, e che riesce sempre a farti sorridere, tuttavia la sua razionalità e il suo incrollabile realismo non la rendono una voce narrante coinvolgente tanto quanto la sua controparte maschile. D'altra parte, però, se questo suo essere "stoica" rischia di farla sembrare fredda, è innegabile che crea un perfetto equilibrio con il romanticismo di Sam: l'alternarsi dei loro due punti di vista danno una visione completa della storia, tramite due personalità che hanno visioni completamente differenti del mondo. 
«Sei bello e triste» dissi alla fine, senza guardarlo. «Proprio come i tuoi occhi. Sei come una canzone che ascolti da piccolo e finchè non la riascolti credi di averla dimenticata».
Sam, come già detto in precedenza, è il personaggio meglio riuscito di tutta la saga. Il suo doloroso passato ha lasciato profonde cicatrici sulla persona che Sam si ritrova ad essere oggi e la sua condizione grava ogni giorno di più sulla sua anima. Sam non è tagliato per essere un licantropo: mentre alcuni lupi, come l'esuberante Shelby, si abbandonano con serenità al richiamo della foresta, Sam si aggrappa con tutte le sue forze ai sentimenti e a quello che lo rende umano. Ad ogni trasformazione, lotta per rimanere sé stesso e per portare con sé frammenti della vita che si sta lasciando alle spalle. Il pensiero che lo ossessiona e che, ben presto, diventerà la chiave su cui far leva per mantenere le spoglie umane, è la sua ragazza d'estate, Grace. Colei che sarebbe dovuta divenire lupo dopo essere stata morsa, ma che invece, per qualche inspiegabile ragione, non si è mai trasformata.
« "Quando ti hanno morsa, sapevo che cosa sarebbe successo. Ogni notte aspettavo che ti trasformassi, così avrei potuto portarti con me e proteggerti." [...] "Quanto hai aspettato?" Sarebbe stato terribilmente romantico se avesse avuto il coraggio di dirmelo guardandomi in faccia, invece chinò il capo e strisciò un piede tra le foglie: infinite possibilità di giorni felici. "Non ho mai smesso." »
I capitoli narrati dal punto di vista di Sam sono qualcosa di spettacolare. Diverso da ogni altro protagonista maschile di cui io abbia letto, Sam non è il classico adone arrogante con il mondo ai suoi piedi, al contrario. A dispetto della sua condizione, Sam possiede un'umanità incredibile, accompagnata ad una grande sensibilità e, talvolta, da un'innocente timidezza che me lo ha fatto amare ancora di più. Sa essere molto sentimentale ed emotivo, cosa in cui si differenzia enormemente da Grace, però ciò non toglie che sappia anche farsi valere e lottare con tutto sé stesso per ciò in cui crede. 
Se con Grace la Stiefvater si limita a narrare le vicende e lascia le emozioni in secondo piano, con Sam può dare prova di tutto il suo talento: poesie d'amore inventate al momento, canzoni ispirate da un momento magico, sentimenti che abbondano e che escono a fiotti da quelle pagine. Leggere i suoi capitoli è un'esperienza stupefacente, che mi ha commosso in più punti e, lo ammetto, fatto versare qualche lacrima di fronte alle numerose sofferenze che una persona incredibile come lui ha dovuto affrontare.
"Non credevo di appartenere al suo mondo: ero un ragazzo imprigionato tra due vite, che trascinava con sé il pericolo rappresentato dai lupi. Ma quando pronunciò il mio nome, e rimase lì ad aspettare che io la seguissi, sapevo che avrei fatto qualunque cosa pur di restare con lei."
Avevo detto che i personaggi sono anche uno dei punti negativi della saga; questo perché, rispetto ai due protagonisti, tutti gli altri sbiadiscono sino a scomparire. La maggior parte dei loro amici non sono altro che figure di contorno a Grace e Sam, che ti possono strappare un sorriso ogni tanto, ma che non ti coinvolgeranno mai fino in fondo. I genitori di Grace, per esempio, nei rari momenti in cui non suscitavano indifferenza, mi hanno fatto saltare i nervi; Olivia e Rachel mi sono sembrate molto marginali, così come il fratello di Isabel, Jack. Alcune eccezioni sono i lupi del branco di Sam, che sono riusciti a trasmettermi qualcosa di più soprattutto grazie agli amorevoli ricordi che Sam dedica loro continuamente. E' stato un peccato non avere avuto occasione di conoscerli nel presente, dato che ero arrivata ad affezionarmi al paterno Beck e al simpatico Ulrik. A partire da Deeper, inoltre, conosciamo due nuovi personaggi che si affiancano a Sam e Grace nel ruolo di co-protagonisti: la bella e altezzosa Isabel, segnata dalla morte del fratello; e l'arrogante e allo stesso tempo brillante Cole, desideroso di accelerare il processo che lo porterà alla perdita di sé stesso nella sua controparte animale. Ho amato entrambi: incredibilmente diversi da Sam e Grace, sempre con la risposta pronta e dotati di una sfacciataggine che denota cicatrici provenienti dal passato, nei momenti in cui interagiscono tra loro non possono lasciare indifferenti. Un amore diverso da quello che lega Sam e Grace, un amore che vede coinvolte due persone problematiche e "danneggiate", che non hanno mai sperato in un lieto fine e che non credono di meritarlo.
"Il problema era che, ormai, lui mi era entrato sottopelle. Mi ero avvicinata troppo e avevo contratto la malattia chiamata Cole. Si manifestava con un’ampia gamma di sintomi. Irritabilità. Sbalzi d’umore. Fiato corto. Inappetenza. Sguardo fisso e inespressivo. Affaticamento. Seguivano pustole e bubboni, come per la peste. Infine sopraggiungeva la morte."
Shiver è un romanzo incredibilmente tenero e delicato, che ci introduce con gentilezza all'interno della vita dei personaggi e che ci accompagna nella loro storia senza mai lasciarci la mano. Sam e Grace si conoscono dal vivo (in forma umana) per la prima volta e per me è stata un'esperienza incredibile assistere alla crescita dei loro sentimenti e alla lenta costruzione di un vero rapporto, per quanto complicato e in bilico tra una stagione e l'altra. Deeper è più cupo e malinconico: l'amore dei protagonisti non è mai messo in discussione, tuttavia i problemi sembrano non finire mai, presentandosi sotto diverse forme che spaziano dalla disapprovazione dei genitori di Grace ad un misterioso malessere che ha colpito la ragazza. Forever, infine, è forse il più disperato e struggente libro della saga, dove tutto quello per cui i protagonisti hanno lottato viene messo in gioco e dove si terrà la battaglia finale per il loro amore. La caccia ai lupi si fa sempre più spietata e raggiungere la serenità sembra ormai il più complicato degli obiettivi, tuttavia né Sam né Grace sono disposti ad arrendersi, ancora più ostinati che mai ad aggiudicarsi il lieto fine. Al loro fianco ci saranno ancora Cole e Isabel, all'apparenza scostanti ed indifferenti, ma nella realtà dei fatti sempre disponibili e pronti ad aiutarli.

Nel complesso ci troviamo di fronte ad una saga che racconta di un amore intenso e tormentato, messo a dura prova dalle continue avversità che incombono sui protagonisti e sostenuto dall'enormità dei loro sentimenti, capaci di superare qualsiasi prova. Adatta senz'altro ai più romantici e un po' meno a chi è alla ricerca di un romanzo d'azione, la saga dei Lupi di Mercy Falls racconta una storia romantica dalle tinte malinconiche e talvolta un po' cupe, che, se inquadrata con la giusta ottica, saprà regalarvi grandi emozioni e di lasciare un'impronta indelebile nel vostro cuore.
"Questa è la storia di un ragazzo che un tempo era lupo e di una ragazza che stava per diventarlo. [...] Questa è una storia d'amore. Non immaginavo che l'amore potesse declinarsi in così tanti generi, né che l'amore potesse indurre le persone a fare le cose più disparate. Non immaginavo che esistessero modi tanto diversi di dirsi addio."

4 commenti:

  1. bella idea questa nuova rubrica!!!

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  2. Che bella novità! in effetti ci sono così tanti libri letti prima di aprire i vari blog che è un vero peccato non parlarne ;) In bocca al lupo per questa rubrica ;)

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